Dopo la prova del Pop Pulse proseguiamo nel nostro viaggio nei mini ampli portatili con la recensione del nuovissimo Nuforce MMP, acronimo di Mobile Music Pump.
La Nuforce è un’azienda americana tra le prime a credere nella classe D e nell’amplificazione totalmente in campo digitale proponendo una folta gamma di power dac, pre e finali di potenza totalmente digitali, anche se in questo caso ci troviamo di fronte ad un più classico mini in classe A.
Rispetto al Pop Pulse il Nuforce è più propriamente un mini dato che come dimensioni è veramente contenuto, poco più grande di un Sansa clip +, ed anche le prestazioni sono più mini dato che la casa dichiara una potenza di 94 mW su 32 ohm.
Il setup di prova è costituito da:
Sorgente: Sansa Clip + con Rockbox
Cuffie: AKG K518, Sennheiser HD600, Sound magic PL11
Il Nuforce MMP è acquistabile da Audio Graffiti, che ce l’ha gentilmente fornito in prova, ad un prezzo di 60 euro.
Specifiche tecniche
Input: |
1 x 3.5 mm analog |
Output |
2 x 3.5 mm analog |
Guadagno |
3X or 5X, selectable by user |
THD+N |
0.09% @ 1 mW 0.45% @ 32 mW |
S/N Ratio |
>100 dB, 20 – 20 kHz A-Weighted |
Risposta in Frequenza |
20 – 20 kHz +/- 1.5 dB |
Potenza Massmia 10% THD+N |
94 mW @ 32 ohm, 1.74 V, 10% THD+N 49.2 mW @ 100 ohm, 2.2 V, |
Durata Batteria |
>8 ore |
Tempo di ricarica |
70 minuti |
Dimensioni |
58.2 * 47.7 * 10 mm |
Peso |
22 g |
Costruzione, ergonomia e confezione
Il Mobile Music Pump si presenta come un parallelepipedo di piccole dimensioni (58.2 * 47.7 * 10 mm) con un piccolo triangolo metallico su uno degli spigoli per permettere l’aggancio a dei laccetti. Il mini amp è disponibile in bianco e in nero.
Il tutto è realizzato in plastica, lucida sui lati e opaca sulle due facce più grandi. Il case è bello solido e non presenta giochi o scricchiolii neanche applicando una discreta forza.
Le due facce opache riportano il marchio della casa costruttrice, su una delle due facce è riportata la scritta NU con finitura lucida, mentre sull’altra la scritta completa NuForce in bianco..
Sulla faccia inferiore invece troviamo l’input, un jack da 3,5mm, e una presa micro usb per ricaricare la batteria.
A destra invece troviamo un piccolo interruttore incassato nel corpo, accorgimento utile per evitare rotture in tasca, con cui scegliere tra i due guadagni disponibili.
Nella parte superiore invece troviamo le due uscite jack a cui è possibile collegare due cuffie contemporaneamente, l’interruttore on/off, sempre incassato e il led che indica l’accessione e lo stato di carica.
La regolazione di volume è assente dato che il MMP funziona come un finale e userete il lettore o lo smartphone come pre per regolare il volume.
Purtroppo non siamo riusciti ad accedere all’interno dell’amplificatore e non si trovano immagini on line, quindi non possiamo sapere cosa amplifica il segnale e se realizzato ad op amp o a discreti, anche se al 99% sarà basato su operazionali.
La durata della batteria varia in base al volume d’ascolto, ma comunque si attesta intorno alle 8 ore dichiarate.
La confezione è poco più grande dell’ampli e contiene, oltre ovviamente al piccoletto, un cavo usb per la ricarica ed un corto cavo con due jack per collegarlo alla fonte. Il cavo Aux non presenta i connettori dorati , il che sarebbe stato gradito, ed è a tre poli, quindi niente supporto al microfono in caso di collegamento ad uno smartphone (l’unico mini amp che abbiamo visto con questa possibilità è il Firestone Fireye mini 2 non ancora in commercio di cui seguirà una prova a breve).
Come suona e cosa pilota
Se state cercando un modo per aumentare il volume massimo del Vostro dispositivo portatile sicuramente questo è sicuramente il prodotto adatto dato che la differenza di volume ottenuta è notevole.
Collegando le K518 e portando il guadagno su High, si capisce che il MMP non serve solo ad aumentare il volume, ma si fan dei bei passi avanti anche con la qualità generale. Il piccolo ampli riesce a tirare fuori una buona gamma media dalle K518 facendola avanzare nettamente rispetto e a tenere a bada meglio il medio basso ingombrante della cuffia evitando che questo vada a sporcare troppo il resto. La differenza maggiore si avverte con le voci, ora più piene e reali. Sembra quasi un filtro anti loudness. Si ottiene anche una migliore resa in basso, che ora scende più in profondità. Si nota anche un leggero miglioramento del dettaglio e la limitatissima scena della cuffia si allarga leggermente. La cuffia guadagna molto anche in dinamica rispetto all’uscita cuffia del Sansa.
Facendo un passo indietro con l’impedenza e spostando il guadagno su low, colleghiamo le in ear della Soundmagic. Anche con le piccole cinesine il miglioramento è tangibile. L’effetto è simile a quello riscontrato con le AKG. Il medio basso ingombrante, tipico delle in ear economiche, viene tenuto a freno, mentre i medi diventano più brillanti e musicali, mantenendo l’ascolto rilassato, senza alti graffianti o fatica di ascolto. Anche le PL11 raggiungono bassi più profondi e l’equilibrio timbrico giova molto dell’inserimento del Nuforce. Grazie anche al selettore di guadagno inoltre non si presentano i problemi di eccessiva potenza.
Ora il test impossibile, le HD600. Questa parte è stava fatta solo per curiosità e completezza e non ci aspettiamo che un piccolo ampli riesca a pilotare una cuffia da 300 ohm che sale molto oltre.
Come ci aspettavamo il Nuforce arranca e per raggiungere un volume elevato va in evidente distorsione. Accontentandosi di un volume di ascolto medio il risultato non è neanche malissimo, anche se la gamma bassa è praticamente inesistente, mentre la gamma media ha una resa abbastanza buona, probabilmente la brillantezza del piccolo in questo range di frequenza compensa la mancanza di potenza. La dinamica soffre della mancanza di potenza, anche se ci troviamo comunque su un altro pianeta rispetto all’uscita del lettore.
Conclusioni
Il Nuforce MMP si è rivelato una sorpresa ed ha migliorato nettamente la resa del Sansa e dell’xperia U.
La maggior potenza fornita è evidente, anche con cuffie difficile come le HD600.
Con le cuffie a bassa impedenza, con cui andrebbe normalmente usato, la resa sonica migliora in modo tangibile facendo fare un bel passo avanti al nostro sistema portatile, sia con gli auricolari che con le cuffie classiche.
Ovviamente non riesce a pilotare correttamente le HD600, ma non è pensato per quello, e la resa non è pessima come pensavo.
Recensione in breve
Voto: 8,5 su 10
Pro:
-Miglioramento netto rispetto all’uscita cuffia del Sansa e dello smartphone
-Dimensioni contenute
-Doppia uscita cuffia sfruttabile contemporaneamente
-Due guadagni impostabili
-Buona costruzione
Contro
-Mancanza controllo del volume
-Totalmente in plastica
-Cavo fornito di bassa qualità
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