Ce l’abbiamo già fatta. Oggi vi presenteremo la recensione di una delle cuffie top a livello mondiale, ovvero le Sennheiser HD800.
Idolatrata da molti, considerata sicuramente una delle tre migliori cuffie dinamiche dagli altri, la HD800 è la cuffia top di casa Senny in tutti i sensi.
Le H800 sono delle cuffie circumurali aperte dal design ultramoderno
Le specifiche parlano di un’impedenza nominale di 300 ohm che poi però realmente salgono a 600 ohm in gamma media bassa rendendola una delle cuffie moderne più difficili da pilotare correttamente, tanto che la Sennheiser ha presentato un amli specificamente pensato per questa cuffi, l’HDVD800, ache nella versione con dac, l’HDVA800.
Ecco il grafico dell’impedenza reale preso da Headroom
Il setup non sarà il solito usato per le prove di cuffie di medio livello, ma sarà adeguato, soprattutto nella parte di amplificazione per pilotare al meglio la cuffia.
Ampli: Violectric V200 (guadagno impostato a 0)
Dac e trasporto: Audio Gd Di-V3 alimentato a batteria, Audio Gd Dac19
Le Hd800 oltre ad essere il top in casa Sennheiser per quanto riguarda la qualità sono anche il top per il prezzo e possono essere acquistate con un esborso medio di 990,00 Euro.
Specifiche tecniche
Colore | silver |
Riposta in frequenza (headphones) | 14 – 44100 Hz (- 3 dB) |
Riposta in frequenza | 6 – 51000 Hz (- 10 dB) |
THD, total harmonic distortion | ≤0.02 % (1kHz/1Vrms) |
Pressione padiglioni | 3.4 N (± 0.3 N) approx. |
Tipo | circumaural |
Input | 1/4″ (6.3 mm) stereo |
Linghezza cavo | 3 m |
Trasduttore | Dinamico aperto |
Peso senza cavo | 330 g |
Impedenza nominale | 300 Ω |
Confezione e contenuto
La confezione è simile a quella delle HD600-HD650 e, come queste ultime ha la funzione anche di espositore porta cuffie. La scatola è di cartone molto rigido ed è incernierata su un lato in modo da essere aperta come un cofanetto. Al contrario delle sorelle minori però qua il cofanetto è foderato all’interno con del tessuto.
Il contenuto della confezione è da vera top di gamma e all’interno troverete quindi solo la cuffia e il libretto d’istruzioni, in pieno stile Lotus, “less is better”.
Costruzione ed ergonomia
Le HD800 sono sicruramente le cuffie meglio costruite ed ispirate nel design che abbia preso in mano.
Lo stile avveniristico la rende sicuramente una cuffia molto particolare nell’estetica il che porta ad amarla od ad amarla. Personalmente la trovo fantastica.
L’archetto, in alluminio, è quasi interamente ricoperto da una gommapiuma molto densa che pur essendo sottile è molto morbida e comoda. Nella parte superiore troviamo un’apertura rettangolare nell’imbottitura che lascia vedere una placchetta in alluminio con sopra inciso il marchio, il numero di serie della cuffia (Quella in prova è una 136xx) e la scritta “Made in Germany”.
Al termine ell’archetto ci sono le due guide per la regolazione della cuffia a scatti che si collegano alla struttura di sotegno che sorregge i padiglioni attraverso uno snodo che permette ai padiglioni di ruotare sul loro asse verticale.
I sostegni sono realizzti in plastica grigia e si collegano alla parte posteriore dei padiglioni in modo molto particolare e permettono a quest’ultimi di ruotare sul loro asse orizzontale per una perfetta indossabilità. Dietro i sostegni sono riportate le lettere R e L per indossare la cuffia correttamente, anche se indossarla al contrario è quasi impossibile data la forma.
I padiglioni sono decisamente la parte più particolare di questa cuffia data anche la loro forma insolita.
La struttura portante dei padiglioni è realizata sempre in plastica grigia e nera, ma la parte esterna è costituita da un materiale sottile e flessibile al tatto. La parte superiore dei padiglioni invece è aperta ed è protetta da una griglia metallica nera attraverso cui si vedono i driver. I driver all’interno dei padiglioni non sono paralleli all’orecchio, ma sono inclinati, lo stesso accorgimento utilizzato da Denon per aumentare la scena della cuffia. Nella parte interna del padiglione, quella che si trova vicina all’orecchio, troviamo il marchio di Sennheiser in rilevo impresso sulla stoffa, un piccolo dettaglio che fa capire la cura messa nella costruzione di questa cuffia. Nella parte inferiore dei padiglioni invece troviamo l’attacco proprietario per il cavo che si inserisce semplicemente a pressione, ma con un presa eccezionale che rende difficile sfilarlo anche volontariamente.
I pad sono facilmente sostitubili e sono molto sottili e stretti, ma comunque morbidi e molto comodi.
Il cavo è tipo classico lungo 3 metri. La sezione è buona ed ricoperto con tessuto. Da un lato termina con un jack da 6,3 mm marchiato Sennheiser, mentre dall’altro lato con connettori proprietari
Il tutto pesa 310 g, ma visto le dimensioni e la qualità della cuffia è un peso ragionevole.
Le Hd800 sono una delle cuffie più comode che abbia mai provato e danno una gran sensazione di qualità e solidità, tutto quello che ci si aspettava da una cuffia top.
Come suonano
Carichissimo di aspettative connetto il jack al V200 (non ero carico di aspettativa, le avevo già ascoltate diverse volte, ma fa più scena :D) ed è magia.
Partiamo subito dicendo che è la miglior cuffia che abbia mai ascoltato e mi piange il cuore sapendo di doverla restituire.
Partendo come al solito dalla gamma bassa quello che colpisce maggiormente è il punch della cuffia, unito all’estrema precisione ed articolazione anche se c’è da notare la sua leggerezza che porta le Hd800 ad essere un po’ esili e non certo una cuffia d’impatto, rendendola poco adatta ad alcuni generi, ma perfetta per altri. Non c’è da confondere l’esilità del basso con la profondità dato che le Hd800 scendono davvero molto facendo godere ogni affondo sulla grancassa, ma resta il fatto che se ascoltate solo deep house o techno non è la cuffia per voi.
La gamma media, sempre se la cuffia è ben spinta (son sempre 600 ohm d’impedenza reale in quel range)) secondo me è il punto forte di questa cuffia ed è caratterizzata da un dettaglio spaventoso ed è avanzata al punto giusto. Le voci sono ultra realistich, estese e talmente dettagliate che potrete sapere cosa ha mangiato il cantante prima di mettersi al microfono, e nonostante questo sono emozionanti grazie alla ricchezza che le caratterizza. Per gli strumenti a corda potrete godere a pieno di ogni pizzicata e di ogni movimento di archetto.
La gamma alta è estesissima ed analitica e può risultare fastidiosa in alcuni frangenti dato che si dimostra abbastanza tagliente, ma che secondo me ben si sposa al carattere ultra analitico della cuffia e contribuisce a rendere le HD800 le cuffie top che sono. Il fastidio è causato da qualche sibilante che si presenta in alcuni passaggi, ma nulla di eccessivo, soprattutto se la registrazione è buona
Un plauso anche alla scena estesissima con tutti gli strumenti al punto giusto, anche se a volte tende un po’ ad esagerare e diventa quasi irreale, sicuramente a causa dei padiglioni inclinati, infatti un’estensione simile si presenta anche sulle Denon.
Le Sennheiser inoltre sono molto dinamiche e possono passare da un pianissimo ad un picco in un attimo.
Come detto prima la HD800 è una cuffia molto analitica che fa del dettaglio il suo credo e necessita di un’ottima catena, partendo dalla qualità dei file in caso di liquida, per rendere al meglio e non perdona nulla ai formati compressi.
Conclusioni
Le HD800 sono sicuramente la miglior cuffia che io abbia mai provato per ora(gli unici concorrenti che vedo sono Audeze, Beyer T1 e Stax). Il dettaglio incredibile, unito ad una scena immensa per una cuffia e all’estrema linearità la rendono una cuffia molto analitica, ma nonostante questo resta anche molto emozionante. Il suono è un po’ esile e manca di un certo impatto, ma tutto questo è compensato da una stupenda gamma media e da un basso molto teso e senza sbavature.
Anche come costruzione siamo al top, la più bella e meglio costruita cuffia su cui ho mai posato gli occhi.
Come tutti sappiamo però la qualità costa, in questo caso 990 euro e va abbina nata ad una catena altrettanto di qualità, soprattutto sul versante amplificazione.
Mi piange il cuore a doverle rendere.
Recensione in breve
Suono: 9,5 su 10
Costruzione: 9,5 su 10
Comodità: 9,5 su 10
Rapporto qualità/prezzo :8,5 su 10
Voto: 9,5 su 10
Pro:
-Resa sonica che rasenta la perfezione
-Comodità
-Pad e cavo intercambiabili
-Dettagli e scena strepitosi
-Costruzione a livelli stratosferici
Contro:
-Manca d’impatto
-Qualche sibilante e a volte tagliente in alto
-Prezzo della cuffia e della catena necessaria
Bella recensione. Mi trovo d’accordo al 99%, forse è l’unica cuffia che fino ad ora ci ha messo d’accordo.
Quell’1% è sul fatto che siano a volte taglienti o sibilanti in alto. Con le registrazioni con cui le ho provate a me sembrano dolci e raffinate, non taglienti né sibilanti. Potrebbe essere che le registrazioni con le quali le hai provate non erano tutte “perfette”?
Una cuffia così può solo mettere d’accordo.
Le ho provate un po’ con tutto, infatti le sibianti saltano fuori con registrazioni non eccezionali, infatti è specificato nella prova.
ma la audeze lcd2 l’hai provata?pensi di provarla a breve?poichè possiedo lo stesso ampli anche se abbinato all’mdac.. cosi x sapere un tuo degno commento su questa cuffia che io reputo”UNICA”..
Non siamo ancora riusciti a trovarne un paio, ma ce la faremo, è una cuffia che mi interessa molto dato che le magneto planari mi piacciono (ho una Hifiman HE400 personale).
Sono il fortunato possessore sia di una hd800 che di una lcd2 rev.2 e devo dire che il confronto fra le due cuffie è veramente arduo.
Premetto che l’unico amplificatore in mio possesso in grado di pilotarle in maniera soddisfacente è il Bryston BHA1 e quindi il mio giudizio si riferisce esclusivamente all’ascolto in abbinamento con quest’ultimo.
Il carattere delle due cuffie è profondamente diverso e il suono che riproducono è molto distante sia in termini di caratterizzazione nelle varie gamme di frequenza che di ricostruzione della scena sonora. Ciononostante mi sento di poter affermare che entrambe sono estremamente “affascinanti” e uniche nelle loro peculiarità, (ovviamente con i rispettivi punti di forza e di debolezza) e che ad oggi non potrei rinunciare a nessuna delle due se mi fosse chiesto di sceglierne solo una di queste.
La Sennheiser risente molto della amplificazione adottata e se non ben pilotata può risultare iper-analitica e con una prevalenza di sibilanti in gamma alta. Mettetela però in condizioni di esprimersi al meglio (il Bryston secondo me è un ottimo abbinamento che esalta le caratteristiche di trasparenza e naturalezza della cuffia senza accentuare troppo la gamma alta e garantendo una velocità e un punch in gamma bassa da record) e il risultato sarà entusiasmante in termini di ricostruzione della scena, velocità dei transienti e neutralità del messaggio musicale.
La Audeze per contro è forse un po’ meno schizzinosa in termini di amplificazione e perdona un po’ di più se la qualità delle registrazioni non è eccellente ma perde un filino nella ricostruzione della scena (anche se con questa cuffia secondo me il Bryston fa miracoli) e nel dettaglio, raggiungendo però risultati di assoluta eccellenza in quanto a resa in gamma bassa e musicalità complessiva.
Nel complesso due cuffie veramente al top che regalano ore e ore di puro piacere di ascolto anche se con una caratterizzazione timbrica e una impostazione sonora abbastanza distante l’una dall’altra.
Ma quanto mi costa ascoltare un brano con queste cuffie?? Vale la pena spendere tanti euri???
Dipende quanta musica ascolti 🙂
Spero che la mia domanda non sia eccessivamente stupida ma nasce da una precisa esigenza.
Esiste una cuffia con microfono che abbia anche il ritorno in cuffia (chi la indossa e parla dovrebbe ascoltare chiaramente quel che dice e come lo dice) ?
Grazie
Io ho le Sennheiser HD 518 – comprato dopo aver letto molte recensioni. Vale la pena comprare un amplificatore per sentire le differenze sonore?
L’impedenza è abbastanza bassa e sono cuffie sensibili, quindi non è indispensabile, però potresti consideraregli ampli con dac della Fiio, tipo l’E10
L’unico ascolto che mi abbia mai strappato delle lacrime…
Purtroppo la catena di ascolto dev’essere all’altezza in tutte le sue componenti per rendere al massimo delle sue potenzialità, ma l’emozione che restituisco va molto oltre la spesa richiesta.
Detto questo, la prima volta che le ascoltai erano nuove e senza rodaggio, collegate ad un lettore CD portatile degli anni ’90 e ampli FiiO E12, ma con CD reference con brani demo.
Aquisto d’impulso sulla base di un’esperienza per me nuova ed immensa… e ancora non avevo nessuna idea della qualità stratosferica che avrebbero potuto esprimere in un impianto adeguato!
L’amplificazione è fondamentale, è verissimo. E data la natura iperanalitica delle cuffie consiglio un valvolare di primissima classe, preferibilmente OTL.
Ma provatela prima, perchè non tutti gli ampli sono uguali e queste cuffie sono difficilissime da abbinare come si deve!
Quanto mi sta costando l’ascolto di un brano con queste cuffie?
La somma totale arriva a sfiorare i 4000E tra cuffie, sorgente e amplificazione ma ribadisco il concetto espresso un attimo fa: 4000E possono sembrare tanti e lo sono in termini assoluti… ma se state leggendo questa recensione almeno un buon lettore CD o un DAC lo avete di certo e potete sottrarlo all’equazione… il resto saranno ampiamente ripagati fin dal primo ascolto!
L’unica parola per definire queste cuffie è “magia”…
ottima cuffia che la exibo me ne regali una a me hd 800 che me ne tengo come ricordo
Come è dove posso provare le hd 800, almeno per avere una idea ergonomica
Le HD800 sono abbastanza facili da reperire nei negozi di Hi fi di qualsiasi zona, basta chiamare per chiedere.
ciao, ho provato solo le hd700 insieme alle twin pulse della Spirit Torino che hai recensito.
Cercavo di capire, dato che i negozi non ti fanno provare nulla. Il confronto tra le due è imbarazzantemente a favore delle twin pulse. Tu che hai provato le 800, sono così più performante delle 700?!? Grazie, ale
Ho ascoltato la HD700 solo una volta per pochi minuti, non saprei risponderti precisamente.
Le HD800 e le Twin pulse hanno un’impostazione sonora abbastanza opposta, la preferenza va molto in base ai gusti personali.