Nell’ultimo periodo stanno andando sempre più diffondendosi i dac con un formato a “pennina” con incorporata uscita cuffia e molto portatili, come ad esempio l’Hiface Dac recensito in passato. Questi piccoli dac sono molto comodi e possono incrementare nettamente la resa audio di un portatile con un ingombro minimo. Recentemente Ess Technology ha anche lanciato le versioni ridotte dei loro famosi chip reference ES90xx chiamate 2M e chi meglio di Resonessence Labs poteva lanciare il primo mini dac basato su questo chip? In questa recensione proveremo la loro ultima fatica, il piccolo Herus, basato sul nuovo chip Sabre Es9010 2M. L’Herus risulta anche il più piccolo dac con supporto al formato DSD, molto in voga al momento.
Come tutti i prodotti Resonessence Labs anche il piccolo dac è interamente costruito in Canada.
Di seguito il setup ii prova
Sorgente: PC con Jmedia River, Resonessence Labs Herus
Ampli, Schiit Asgard,
Cuffie: Sennheiser HD650, Denon AH-D2000, Heir Audio A.4i, Creative Aurvana Live!2
I prodotti Resonessence Labs sono venduti direttamente sul loro store. Il prezzo dell’Herus è di 350 $ a cui vanno aggiunti gli eventuali dazi doganali.
Specifiche tecniche
PCM bit width | 24 or 16 | |
Supported Data Rates | 44.1, 48, 88.2, 96, 176.4, 192 and 352.8 | kHz |
Supported Formats | PCM, DXD and DSD64/128 | |
Output Impedance |
0.02 |
Ohms |
SNR |
100 |
dB, Typically 108dB |
THD |
85 |
dB, Typically 90dB |
Power @ 32 ohm |
126 |
mW |
THD + N |
0.0035 (89) |
% (dB) Typical |
Power @ 60 ohm |
95 |
mW |
THD + N |
0.0032 (90) |
% (dB) Typical |
Power @ 300 ohm |
19 |
mW |
THD + N |
0.0032 (90) |
% (dB) Typical |
Confezione e contenuto
La confezione è praticamente grande quanto l’Herus e contiene solo il dac, niente cavo usb ne manuale.
Ci avrebbe fatto piacere trovare una piccola sacchetta per il trasporto e magari un cavo usb.
Costruzione ed ergonomia
L’Herus è veramente minuscolo ed in solo 63.5mm x 31.7mm x 19mm avrete un’uscita cuffie completa di buona qualità.
Ovviamente il piccolo dac è alimentato da usb, ma l’isolamento è buono e non abbiamo notato nessun disturbo ne interferenza e questo è confermato dall provo con l’IFI iUsb che offre miglioramenti risibili.
Come nel Concero anche qui la qualità di costruzione è veramente ottima e mantiene la tradizione Resonassence Lab di avere il case scavato dal pieno dell’alluminio al CNC e di colore nero. L’assemblaggio è ottimo, senza nessuna incertezza, e tutti gli elementi di giunzione sono nascosti alla vista rendendo il piccolo dac veramente gradevole alla vista.
Nella parte superiore troviamo il simbolo della casa illuminato da un led blu abbastanza forte e, sotto questo, il modello inciso in bassorilievo.
L’Herus appoggia su un morbido piede in gomma di modo che il corpo in alluminio non graffi le superfici su cui poggia.
L’unico input disponibile è una presa usb di tipo A situata sul lato più corto, mentre sul lato opposto troviamo l’uscita costituita da un jack stereo da 6,3 mm a cui si possono connettere direttamente le cuffie oppure, mediante un cavo sdopiatore jack>Rca un normale ampli.
Per funzionare con Windows l’Herus necessita di driver proprietari scaricabili dal sito del produttore.
Ovviamente non è presente un controllo volume analogico per ragioni di spazio, ma regolando il volume dal pc verrò sfruttato il controllo volume interno del chip Es9010 2M bypasanndo il mixer del PC e garantendo una qualità migliore.
Purtroppo non siamo riusciti ad accedere all’interno senza rovinare il piede di gomma sottostante.
Come prima accennato l’Herus offre un supporto al formato DSD sfruttando il protocollo DoP (DSD over PCM).
Un grande attenzione è stata posta all’impedenza d’uscita del dispositivo che risulta essere di soli 0,2 ohm il che lo rende perfetto per le cuffie a bassa impedenza oppure per le IEM, loro compagnie ideali per un setup veramente portatile.
L’Herus è compatibile anche con i dispositivi Apple ed alcuni Android (http://resonessencelabs.com/dsd-on-iphone-with-herus/)
Come suona
L’utilizzo principale pensato da Resonessence Labs è sicuramente quello di uscita cuffie diretta ed è da qui che partiremo per la prova.
Partiamo con le Denon Ah D2000 che sono cuffie molto sensibili e con un’impedenza molto bassa (24 ohm) e che quindi sono molto sensibili a impedenze d’uscita alte e fruscii e disturbi. La potenza erogata è più che sufficiente per queste cuffie e il volume raggiungibile è notevole, infatti pur ascoltando livelli elevati è impossibile superare il 30% della “manopola digitale”. Come intuibile dalle specifiche l’Herus si abbina molto bene alle cuffie a bassa impedenza e l’impedenza d’uscita bassissima (di solito uscite così basse si trovano su amplificatori dedicati costosi) permette di avere un basso perfettamente controllato senza rigonfiamenti e non perdendone la profondità. La gamma media è molto buona e perfettamente al suo posto con voci molto naturali e una resa strumentale dettagliata. La gamma alta non è estesissima. Anche la scena non è al top, leggermente compressa al centro.
La scelta più ovvia per un dispositivo del genere restano sempre delle belle in ear di qualità, tipo le Heir Audio A.4i usate nella prova. Una volta connesse è possibile sentire un leggero fruscio a musica ferma, ma che non provoca fastidio durante la riproduzione. La resa è veramente ottima e le piccole in ear a quadrupla armatura riescono a tirare fuori tutta la classe del piccolo dac e vi permettono di portare la qualità di un impianto Hi Fi in tasca.
Ovviamente il piccolo dac va in difficoltà con le cuffie ad alta impedenza come le HD650 dato che i 2,4 V non sono sufficienti a pilotarle a dovere. D’altronde non ho ancora sentito un dac alimentato da usb in grado di pilotare in modo degno queste cuffie e la destinazione di uso di un dac portatile non è sicuramente l’abbinamento con cuffie ad alta impedenza.
Con un cavo Jack<Rca connettiamo l’Herus al Cma800R per tastarne le capacità come dac puro. Con il volume al massimo l’output è di 2,4V, quindi nella media delle uscite delle sorgenti classiche.
Anche come dac puro le prestazioni dell’Herus sono molto buone. Il dettaglio raggiunto è notevole, ma nonostante questo non risulta radiografante, ma molto musicale anche con incisioni non di ottima qualità, caratteristica non da poco. Si conferma molto buona anche la resa in gamma media con voci molto naturali ed una gradevoli da ascoltare..
Il basso manca un d’impatto e non è profondissimo, però mostra una buona articolazione.
La resa della scena invece è del tutto simile a quella ottenuta connettendo direttamente le cuffie al dac.
Conclusioni
Il risultato ottenuto da Resonessence Lab con così poco ingombro è notevole. L’Herus si dimostra un dac di ottima qualità.
Lo stacco rispetto ad un’uscita integrata in un portatile è notevole ed abbinato a cuffie a bassa impedenza vi permette di portare un impianto Hifi praticamente in tasca. L’unico neo è qualche fruscio con le in ear che comunque non risulta fastidioso durante la riproduzione. Notevole anche la possibilità di sostituire il controllo volume del pc con quello interno del dac guadagnando ancora in qualità
Il supporto a dispositivi android e iOs inoltre è una gradevole aggiunta.
L’herus si difende molto bene anche come dac puro difendendosi molto bene nella sua categoria di prezzo ed offrendo pure il pieno supporto al DSD.
Recensione in breve
Voto: 8,5 su 10
Pro:
– Ottima costruzione
– Tascabile
– Suono molto musicale
– Uscita cuffia ottima con cuffie a bassa impedenza
– Supporto al DSD nativo
– Usando il controllo volume del Vs pc viene sfruttato il controllo volume interno del Sabre
– Supporto a iOs e Android
Contro:
– Fruscii se collegato a IEM sensibili
– Mancanza d’impatto in basso se usato come dac puro
– Ne cavi ne manuale nella confezione
[…] dei convertitori davvero molto interessanti, come i Resonessence Labs recensiti di recente (qui e qui) oppure l’Exasound E20 mk III, protagonitsta di questa […]