Con l’esplosione delle IEM con i cavi removibili si è diffusa anche in questo campo la tendenza a sostituire il cavo stock delle nostre piccole amate con cavi after market. Purtroppo anche qui la maggior parte dei produttori ha seguito il classico adagio più è grande meglio è, sfornando cavi relativamente mastodontici e poco utilizzabili anche per le nostre compagne portatili, ma una compagnia ha deciso di andare controcorrente con i suoi prodotti ed il suo nome è Estron con la sua gamma di cavi Linum.
Estron è una compagnia Danese che produce cavi per Iem e cuffie estremamente sottili, iper flessibili e leggerissimi, perfetti per chi utilizza le IEM in movimento. I cavi possono essere realizzati su misura e terminati a piacimento con i connettori più diffusi e della lunghezza desiderata.
Il protagonista della prova è il Linum Bax terminato con connettore a 2 pin, il più comunemente utilizzato sulle in ear di livello.
Di seguito il setup di prova
Sorgente: Xiaomi Mi3 , Questyle CMA800i, Exasound E20, Fiio X3 2nd Gen, Aurender Flow
Cuffie: Heir Audio IEM 8, Apollo lab Viper 6, Noble Audio Kaiser 10
I cavi Linum possono essere acquistati direttamente dal sito del produttore. Il BaX terminato con connettori 2 pin e jack da 3,5mm in prova ha un prezzo di 77,50 euro.
Costruzione ed ergonomia
Era un po’di tempo che ero alla ricerca di un bel cavetto per le mie IEM, ma come detto prima la maggior parte erano inadatti al mio scopo finché mi sono imbattuto in Linum.
Il Linum Bax è un cavo leggerissimo (solo 2,7 g) ed estremamente sottile con i suoi soli 0,9 mm di spessore. Il cavo è costituito da due conduttori twistati a vista in rame placcato argento per prevenire la corrosione del lame ed ogni conduttore è da una guaina in plastica trasparente rinforzata in kevlar che gli offre un’ottima resistenza a strappo. A metà cavo troviamo un minuscolo splitter in plastica che divide i due canali, seguito da una guida utile ad evitare che il cavo si attorcigli una volta riposte le IEM.
Anche i connettori usati seguono la filosofia minimalista del cavo, infatti il jack da 3,5 mm è ridotto al minimo indispensabile, così come i connettori a due pin che si collegano alle IEM. Nonostante la misure ridotte comunque anche i connettori son di ottima qualità e il connettore a 2 pin si è dimostrato ben saldo alle cuffie.
La costruzione del cavo è veramente ottima e grazie alla sua leggerezza estrema si sente addosso una volta indossate le cuffie e questo lo rende è il compagno ideale per un utilizzo portatile anche se l’estrema sottigliezza del cavo fa sì che si attorcigli facilmente quando non si usa se non riposto con cura.
Come suona
Il Linum Bax si è dimostrato un buon passo avanti ad un prezzo abbordabili su tutte le IEM provate nonostante tutte avessero buoni cavi stock. I miglioramenti maggiori li ho notati con le Heir Audio, mentre sulle Apollo Viper 6 il divario è minore dato che il cavo stock è veramente buono
I miglioramenti maggiori si hanno soprattutto sulla scena che si apre nettamente grazie al bassissimo crosstalk del cavo,
La bassissima impedenza inoltre fornisce un’ottima dinamica e un dettaglio minore.
La gamma bassa diventa più profonda e veloce ed la gamma più alta e chiara. In effetti il Bax fornisce un piccolo effetto “loudness” rendendo la risposta in frequenza leggermente a V.
Conclusioni
Per chi è in cerca di un cavo super trasportabile e comodo in mobilità il Linum Bax è il cavo ideale ad un prezzo abbordabile.
Leggerissimo e super flessibile vanta una costruzione fantastica ed estremamente resistente.
Sonicamente il cavo è un buon upgrade con un suono leggermente a V che garantisce bassi pieni e una gamma alta aperta e chiara.
Ottimo l’ampliamento della scena e i dettagli
Recensione in breve
Voto: 9 su 10
Pro:
- Mobilità estrema
- Ottima costruzione
- Prezzo abbordabile
Contro:
- Si attorciglia facilmente
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