Finalmente la quarantena sta giungendo al termine e il lockdown si è ammorbidito, i corrieri sono ripartiti e io posso ricominciare a ricevere il materiale per nuove recensioni.
Per ricominciare oggi parlerò di un dac/amp portatile di una nuova compagnia con produzione totalmente europea (inclusa la scheda), cosa molto rara al giorno d’oggi.
Il protagonista di questa recensione è il TR-Amp di Earman, azienda creata dal fondatore di Auris Audio, che ha presentato una serie di prodotti dalle dimensioni compatte, come il dac Donald e il piccolo dac per smarphone Sparrow, di prossima uscita.
Il Tr Amp è un dac portatile alimentato a batteria con uscita cuffie dalle dimensioni compatte con un ingresso usb, uscite RCA e uscita cuffie.
Earmen ha ricalcato un po’ l’idea di marketing di Schiit usando nomi provocatori, infatti unendo i nomi del dac Donal e dell’amp/dac TR-amp si ottiene il nome del presidente USA (Donald TR-Amp)
I prodotti Earmen sono acquistabili direttamente sul sito che propone il Tr Amp ad un prezzo di 249 dollari.
Costruzione e caratteristiche
Il TR-Amp è un dac portatile abbastanza compatto che misura 130x66x30 mm e pesa circa 250 g. Le misure non contentissime non lo rendono un portatile puro per esempio da utilizzare sui mezzi ma più un trasportabile da utilizzare quando si è seduti con calma tipo in treno, in ufficio o in casa,.
Il case del dac con la classica forma a parallelepipedo è interamente realizzato in alluminio di qualità ed è disponibile in rosso oppure nero. Le finiture sono molto buona e l’assemblaggio preciso non presenta nessun tipo di gioco.
Sul retro troviamo due connettori usb Type-C (finalmente si iniziano a vedere anche su apparecchi audio) uno per la sola ricarica della batteria, mentre l’altro per i dati, due connettori rca per collegare apparecchi esterni e un interruttore a levetta che permette di selezionare tra uscita fissa o variabile sulle uscite Rca per utilizzare il Tr-Amp come preamplificatore o come dac puro. Non apprezzo molto la scelta della levetta nei prodotti portatili perché è abbastanza fragile anche se esteticamente paga più l’occhio.
Sul lato opposto invece troviamo i due jack sbilanciati, uno da 3,5 e una da 6,3 mm e la manopola del volume che funziona anche da interruttore dell’accensione. I due jack possono essere utilizzati contemporaneamente da due cuffie.
Il TR-Amp è sostenuto su quattro piedini in silicone per non rovinare la superficie d’appoggio.
Passando all’interno troviamo una batteria da 3.700 mAh che garantisce 12 ore di riproduzione.
Il cuore del dac è costituito dal chip di conversione Sabre 9038Q2M (versione mobile del top Sabre) che è collegato ad un chip USB Xmos di ultima generazione, mentre l’amplificazione è a opera del chip TPA6120 che garantisce 350 mW a 32 ohm. Il controllo del volume non è lasciato al Sabre, ma è analogico.
All’interno oltre al dac troviamo una sacchetta imbottita per il trasporto, un cavo usb A a type C e due elastici per legare il dac allo smartphone che mi ricordano i primi amplificatori portatili.
Come suona
Ho provato il Tr amp con diversi setup, tra cui l’Audeze LCDX, alcune cuffie molto sensibili tipo le Denon AH-D2000 e numerose iem e il Tr mp è riuscito a farle suonare tutte ed ha dato il meglio con cuffie full grazie alla sua potenza non avendo problemi neanche con le Audeze, mentre con le IEM molto sensibili si ha un lieve ronzio di fondo e qualche rumorino di troppo. Evidentemente il dac è stato pensato con le cuffie classiche in mente.
Il TR Amp è un dac estremamente lineare e sincero che riflette molto la qualità di quello che gli si dà in pasto perdonando poco ai brani incisi o mixati male, infatti con questi ultimi tende a mettere in evidenza le sibilanti e i problemi di registrazione.
Nonostante monti un Sabre, marchio non famoso per la gamma bassa, il basso risulta presente, pieno, con un bel corpo e preciso anche se non dinamicissimo. Il basso è ben raccordato con la gamma media con un medio basso pulito e sobrio, mai invadente.
La gamma media è dettagliata e precisa con una buona resa sia strumentale che vocale. La scena è grande e gli strumenti ben collegati.
La gamma alta molto estesa e brillante come prima accennato mette a nudo le pessime registrazioni, mentre risulta godibile e dettagliata con quelle fatte a regola d’arte.
Il dac risulta molto valido anche sfruttando il line out con monitor tipo le Adam ARTist5 che ho usato nella prova.
Conclusioni
Il Tr Amp alla fine si è rivelato più un dac trasportabili, quindi comodo su scrivania o in ufficio, che portatile, sia per le dimensioni quanto più per l’abbinamento più riuscito con le cuffie full che con le IEM.
Il dac è ben costruito e con un’ottima circuitazione ma non propriamente compatto e leggero.
Buona la resa sonora con le cuffie full o via line out con un suono lineare, pieno in basso e dettagliato in auto che però poco perdona alle incisioni fatte male, mentre con le iem più sensibili si avverte un fruscio abbastanza fastidioso.
Il prezzo è in linea con la concorrenza e il Tr amp può essere una buona scelta se volete un dac a collegare cuffie classiche e i monitor da studio
Recensione in breve
Pro:
-Costruzione buona
-Buona resa con le cuffie full e sul line out
-Suono lineare e pieno
Contro:
-Fruscio con le iem sensibile
-Tende a mettere in evidenza le registrazioni poco riuscite
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