Naim V1: il nuovo dac di casa Naim – Recensione

Spesso parliamo di marchi nuovi o abbastanza di nicchia qua in Italia, ma oggi vogliamo parlare di un prodotto di una conosciutissima compagnia, l’Inglese Naim.

Naim non ha senza dubbio bisogno di presentazioni, nata nel 1969 ad oggi è uno dei più famosi produttori di elettroniche al mondo ed il suo tipico abbinamento verde/nero è facilmente riconoscibile da qualsiasi appassionato.

Il dac V1 in prova è il secondo dac/pre prodotto dalla casa a distanza di diversi anni dal primp.

Vista la poca esperioenza nel campo per implementare al meglio l’ingresso usb Naim si è affidata alla collaborazione della nota Audiophileo che produce convertitori digitali Hi End.

Di seguito il setup ii prova

Sorgente: PC con Jmedia River

Ampli, Schiit Asgard, Questyle CMA800R

Cuffie:  Sennheiser HD650, Denon AH-D2000, Sennheiser HD800, Hifiman HE500, Grado Rs1

I prodotti Naim sono distribuiti in Italia da Suono e comunicazione ed il V1 è venduto ad un prezzo di listino di 1.850 euro

 Specifiche tecniche

Costruzione ed ergonomia

Il Naim V1 mantiene un forte “family feeling” con le altre elettroniche della casa sfoggiando la classica livrea nera con particolari luminosi verde.

Il case, lo stesso del finale NAP100, è molto compatto, misura 7 x 207 x 314mm,  e dal peso non indifferente di 4,3 KG. Il frontale è alluminio finemente lavorato, mentre presenta una lavorazine superficiale meno fine e risulta ruvido al tatto.

Il frontale è dominato dal grosso schermo Oled molto bello da vedere che si integra perfettamente grazie alle scritte totalmente in verde che si rifanno al look della casa. Sullo schermo possiamo vedere l’ingresso selezionato e il volume d’uscita in caso venisse utilizzato come pre. Lo schermo è molto ben leggibile e luminioso al punto giusto. A lato invece troviamo la grande manopola del volume, il jack da 6,3mm per le cuffie e sei tasti che permettono di scegliere l’ingresso anch’essi retroilluminati in verde. I tasti sono identifcati con dei numeri da 1 a 5 e possono essere programmati a proprio piacimento, mentre uno è fisso per l’usb. Sinceramente avrei trovato preferibile scriviere l’abbreviazione dell’ingresso sul tasto piuttosto che il numero di modo da rendere la selezione più immediata. La manopola sul frontale controlla anche l’uscita cuffie che viene scelta di default quando inserite una cuffia, disabilitando le uscite posteriori.

Sotto lo schermo è presente il simbolo Naim retroilluminato in verde che in realta è un tasto touch che permette di disattivare il volume e mettere in “Mute”.

Sul retro invece troviamo tutti gli ingressi e le uscite: partendo da sinistra abbiamo la vaschetta IEC con l’interruttore, tutti gli ingressi digitali, un interruttore che permette di scegliere la modalità di messa a terra, una coppia di uscite rca e un’uscita DIN che permette di collegare il dac ad altre elettroniche Naim. Purtroppo mancano le uscite bilanciate che di solito sono presenti su dac di questo prezzo. Altro piccolo difetto è l’eccesiva vicinanza dei due connettori rca che potrebbe causare qualche problema con connettori di notevoli dimensioni.

Gli ingressi digitali sono ben sei: un ingresso usb, due coassiali RCA, due ottici Toslink e un coassiale con connettore BNC.

La porta usb è quella a cui è stata dedicata la maggior cura integrando la tecnlogia sviluppata da Audiophileo per i suoi trasporti usb.

Il tutto poggia su quattro grandi piedi di plastica nera.

Con il dac viene fornito anche un piccolo telecomando di plastica nera che permette di comandare il tutto dalla distanza ed è in grado pure di comandare il player del Vostro pc permettondo di metere in Play/pausa e fare avanti e indietro tra le canzoni.

Attraverso il telecomando è possibile inoltre accedere al menù che permette di configurare il dac. Da qui è possibile abinare gli ingressi ai numeri presenti sul frontale, attivare o disattivare la funzione di pre ed aggiornare il firmware del V1 in caso di nuove uscite.  E’ presente pure la funzione Balance per spostare il bilanciamento verso destra o sinistra.

Il dac supporta una risoluzione fina a 32 bit/384 kHz su usb e fino a 24 bit/192 kHz sugli altri ingressi digitali. Il V1 non supporta flussi DSD, ma solo PCM.

Per il corretto funzionamento dell’usb è necessario installare gli appositi driver sul Vs pc. Il V1 una volta connesso disabiliterà il controllo del volume del Pc (a meno che disattiviate questa opzione dal menù), garantendo una trasmissione bit perfect.

Come suona

Come nella stra grande maggioranza dei dac attuali  l’ingresso usb risulta nettamente il migliore grazie anche alla tecnologia dell’Audiophileo che ha permesso a Naim di realizzare un gran ingresso.

Partiamo come al solito dall’uscita cuffie integrata il cui volume è controllato direttamente dalla bella manopola sul frontale oppure dal telecomando. Le specifiche non dicono praticamente nulla sull’uscita cuffie, tranne un generico “output impedance <10 ohm”. Nell’ultimo periodo le uscite integrate nei dac stanno facendo grassi in avanti e in questa fascia di prezzo ci sono esempi ottimo, tipo Il Fostex HP A8C che recensiremo a breve, quindi le aspettative sono abbastanza alte.

Collegando le Denon Ah-D2000 il V1 viene disattivata l’uscita pre e mantiene attiva solo l’uscita cuffie. Il primo impatto non è certo emozionante, soprattutto considerando che le Denon sono veramente facili da pilotare. La gamma media risulta arretrata e poco piena, soprattutto per quanto riguarda le voci che risultano in secondo piano rispetto al resto. Anche il basso è frenato e con poco impatto. Il risultato migliore in gamma alta abbastanza estesa e non affaticante. La scena è abbastanza buona, non estesissima, ma precisa.

Proseguendo la prova con le Hifiman HE500 ci si rende subito conto che la potenza erogata non è sufficiente a pilotare al meglio una cuffia orto dinamica. Per ottenere un buon volume di ascolto bisogna ruotare molto la manopola e il suono tende ad indurirsi molto e risulta parecchio affaticante. Anche qui le voci risultano arretrate e l’ottimo basso delle HE500 scende molto meno rispetto alle sue reali potenzialità.

Collegando delle cuffie ad alta impedenza come le HD650 invece il risultato è migliore.Anche qui la gamma bassa è un po’ troppo frenante, ma la gamma media è al posto giusto e molto più piacevole e musicale del risultato ottenuto con le cuffie a bassa impedenza di prima. Il suono tende anche in questo caso ad indurirsi, ma solo a livelli di volume abbastanza sostenuti.

Questa tendenza viene confermata anche provando le HD800. Il risultato non è ottimale, ma siamo già ad un buon livello.

In definitiva sembra che l’uscita cuffie sia più indicata per le cuffie ad alta impedenza rispetto a quelle a bassa, un risultato insolito, ma se avete delle cuffie ad alta impedenza potreste anche pensare di rinunciare ad un amplificatore dedicato..

Passiamo ora alla prova come dac puro che è pure quella più importante dato che un dac di questo livello probabilmente verrà inserito in un impianto consono con un amplificatore dedicato.

Qui le cose si fanno serie, soprattutto collegando l’amplificatore Questyle e le HD800, un’accoppiata ultra dettagliata e trasparente.

Il V1 si dimostra subito musicale e ben si abbina a quest’accoppiata rendendola meno radiografante e dettagliata, ma anche più godibile.

La gamma media è buona, le voci sono rese in maniera molto realistica e verosimile. Un ottimo lavoro viene anche svolta con gli strumenti davvero credibili e dettagliati.

Buon risultato anche in gamma bassa, abbastanza profonda, ma soprattutto senza sbrodolature e molto tesa, con un ottimo punch e molto veloce.

Qualche limite invece in gamma alta, non proprio estesissima e dettagliata, scelta probabilmente dettata dalla ricerca della musicalità.

Il Naim risulta anche un dac molto veloce e con una dinamica veramente buona, mentre mostra qualche limite nella scena, abbastanza stretta anche con cuffie con palchi molto estesi come le HD800. Il dettaglio è molto buono nonostante la musicalità, soprattutto con file ad alta risoluzione.

Il più grande pregio del V1 resta comunque la musicalità veramente ottima che può regalarvi un ascolto prolungato senza il minimo senza di fatica e godendovi a pieno la musica

Conclusioni

Il Naim V1 si è dimostrato un buon dac ricco di funzioni dal suono veramente molto musicale.

Acoltandolo ci si può perdere nella musica e lasciarsi emozionare, ma purtroppo non è perfetto e mostra qualche limite nella gamma alta non estesissima e nella scena abbastanza schiacciata in centro.

La costruzione è veramente molto solida e buona e se apprezzate il look Naim vi farà impazzire.

Il dac è ricco di ingressi, tra cui una superba entrata USB, ma purtroppo mancano le uscite bilanciate a cui è stata preferita un’uscita Din usata praticamente solo da Naim.

Il problema principale di questo V1 resta l’agguerrita concorrenza nella stessa fascia di prezzo, veramente agguerrita

Recensione in breve

Voto: 7,5 su 10

Pro:

–          Ottima costruzione

–          Suono molto musicale

–          Grande dinamica

–          Basso preciso con un ottimo punch

–          Sezione pre valida

–          Ottimo ingresso USB

–          Uscita cuffie buona con le cuffie ad alta impedenza

–          Gran varietà di ingressi

Contro:

–          Gamma alta non estesissima

–          Scena non molto vasta

–          Prezzo elevato

–          Niente uscite bilanciate

–         Niente supporto al DSD