NB a causa di un problema alla macchina fotografica le foto sono state prese dal sito http://www.inearmatters.net/
Estate: le ragazze si scoprono, si ricomincia ad andare in moto ed arriva il caldo. Quale momento migliore per recensire un bel paio di in ear, magari da portarsi in spiaggia?
In questa prova parleremo delle Brainwavz R3, delle in ear con doppio driver dinamico in tandem da 10 mm. Questo significa che ogni in ear ospita due driver da 10 mm, uno per la gamma dal medio al basso e una per il medio alto. Il compito viene diviso grazie ad un microscopio crossover passivo.
Brainwavz è un’azienda di Hong Kong diventata abbastanza celebre nell’ambiente per la produzione di in ear dall’alto rapporto qualità prezzo offrendo a prezzi competitivi le tecnologie più recenti.
Grazie alla loro alta sensibilità e bassa impedenza queste in ear rendono già molto bene anche collegate direttamente al cellulare o ad un normale lettore mp3.
Di seguito il setup di prova
Sorgente: Exasound E20, Samsung S3 mini, Sansa clip+
Ampli cuffie: Questyle CMA800R, Fiio E6, Firestone Fireye Mini+
Le Brainwavz R3 possono essere acquistate su amazon ad un prezzo di 94,50 euro.
Specifiche tecniche
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Drivers | Dynamic,10mm x2 |
Rated Impedance: | 32 ohm |
Frequency Range | 20 Hz – 20 kHz |
Sensibility | 95 dB at 1 mW |
Cable | 1,3 m |
Costruzione ed ergonomia
Le R3 essendo dual driver hanno delle shell (il corpo principale delle in ear) di dimensioni molto genereso.
La qualità costrutiva è molto alta, quasi da carrarmato, e la shell è costruita interamente in alluminio lucido ed è di forma cilindrica. L’utilizzo dell’alluminio dà l’impressione di grande solidità non rendendo le cuffie troppo pesanti.
Dal lato del cilindro fuoriesce il beccuccio forato su cui vanno posizionati gli inserti e che va ad inserirsi nell’orecchio. Essendo il beccuccio parecchio lungo le inear una volte inserite sporgono dall’orecchio.
Dalla base del cilindro parte il cavo lungo 1,3 metri di buona qualità che termina con un jack da 3,5 mm a 45°. Il cavo è ben schermato e non presenta microfonicità.
Le R3 devono essere indossate facendo passare il cavo dietro le orecchie e la prima parte inguaninato con della gomma a memoria facilita questo compito e tiene sollevato il cavo dietro le orecchie.
La particolare forma delle R3 le rende complicate da indossare e non particolarmente comode.
Una volta scelto il giusto inserto e posizionate le R3 offrono anche un buon isolamento sia dall’esterno che verso l’esterno.
La confezione è veramente completa visto il prezzo sia per la dotazione di adattatori che per gli inserti, all’interno si trovano:
-1 paio di inserti in foam Comply T500
-6 paia di inserti a singola flangia in silicone di tre taglie
-1 coppia di inserti a doppia flangia
-1 coppia di inserti a tripla flangia
-1 adattatore a 6,3 mm
-1 adattatore per collegare le cuffie in aereo
-1 case rigido per il trasporto
Come suona
Come prima accennato le R3 non hanno grandi pretese di amplificazione quindi la maggior parte della prova è stata eseguita usando le cuffie direttamente al sansa o al cellulare visto anche la fascia di prezzo della cuffia.
Le R3 grazie al driver dedicato hanno un ottimo basso, profondo, e con un buon punch, cosa abbastanza rara per una IEM. Il medio alto inoltre non risulta ingombrate o gonfio. L’unica cosa di cui si sente la mancanza è un po’ di articolazione e dettaglio. La presenza di due driver obbliga ad utilizzare un crossover che divida le frequenza da riprodurre e in questo non sembra settato in modo perfetto dato che la gamma bassa risulta leggermente scollata dal resto delle frequenze.
La gamma media è molto musicale anche se manca di brillantezza nel medio alto . Questa caratteristica però le rende molto rilassanti da ascoltare e per nulla affaticanti. La resa delle voci, molto buona e naturale, risulta molto avanzata mentre la mancanza nel medio alto penalizza un po’ gli strumenti facendo perdere in dettaglio e risultare in secondo piano.
Anche la gamma alta non essendo molto estesa risulta rilassante anche se con un buon dettaglio.
Il sound stage è strepitoso per una cuffia in ear e gli strumenti risultano disposti realisticamente e con molta aria tra di loro.
Aggiungendo un amplificatore dedicato si ottengono dei medi più dettagliati e avanzati e un maggior controllo e precisione in basso, ma questo aumenta in modo sensibile la spesa da affrontare.
Conclusioni
In definitiva la R3 sono quello che potremmo definire una cuffia scura, dal suono caldo e musicale, non adatta a chi cerca l’iper dettaglio, ma a chi preferisce una buona gamma bassa, un ascolto rilassante e un buon headstage.
Purtroppo la gamma bassa risulta leggermente scollata dalla media per un non perfetto settaggio del crossover e manca un po’ di brillantezza nella gamma medio alta.
La costruzione e la confezione sono veramente di alto livelli e le shell sono realizzate perfettamente anche se purtroppo l’apparenza non va di pari passo con la praticità, infatti le R3 risultano abbastanza scomode e difficili da indossare.
Recensione in breve
Voto: 6,5 su 10
Pro:
– Ottima costruzione e materiali
– Gamma bassa di qualità
– Soundstage ottimo
– Resa delle voci naturale e rilassante
– Confeziopne completa
Contro:
– Gamma bassa scollata dalla media
– Mancanza di brillantezza nel medio alto
– Scomode da indossare e da tenere in posizione
Sonicamente interessanti e davvero complete in quanto a dotazione, però il profilo estetico e l’apparente scomodità della cuffia sinceramente mi privano di ogni interesse! :0
Piccolo OT, se mi è concesso: turo turello, a proposito di IEM, non è che hai già buttato l’occhio sulle Earin (progetto Kickstarter)? 😀
https://www.kickstarter.com/projects/1629248706/earin-the-worlds-smallest-wireless-earbuds
Dai, fatti mandare un sample del prototipo! XD