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Centrance BlueDAC – il Bluetooth diventa HiFi? – Recensione

Il wireless ormai sta entrando sempre più nelle nostre abitudini e anche nel mondo della riproduzione audio. Tutto è partito dai prodotti più consumer, ma poi, grazie all’introduzione di protocolli più validi e alla recente sparizione del jack su alcuni smartphone, si sta trasferendo anche verso sorgenti di gamma più alta tipo il dac/amp portatile Centrance BlueDAC, protagonista di questa prova

Centance  è un’azienda americana da sempre attiva nella produzione di interfacce audio di tutti i tipi, sia per riproduzione che per registrazione, pensati soprattutto per il mercato mobile. In particolare il BlueDAC è un amplificatore bilanciato con dac compatto alimentato a batteria che può funzionare sia in wireless, usando il protocollo Bluetooth APTX, sia utilizzando l’ingresso USB.

Di seguito il setup di prova

Cuffie: Denon Ah-D2000, Audeze LCD-X, Hifiman He400S, Hifiman Edition X, Heir Audio IEM 8, Noble Audio Savant

Il Centrance BlueDAC può essere acquistato direttamente sul sito Centrance ad un prezzo di 399$

Costruzione ed ergonomia

Il Centrance BlueDAC si presenta come un parallelepipedo molto compatto (110mm x 57mm x 18mm ) racchiuso in un case in plastica nera con i frontali blu. Le plastiche sono di buona qualità, anche se le finiture non sono molto buone. Per chiudere il case è stata utilizzata la colla, quindi il BlueDAC risulta impossibile da aprire senza scollarlo. Durante la recensione comunque mi è stato comunicato che a breve il case verrà sostituito con uno di migliore ottenuto per pressofusione invece che con la stampa 3d usata attualmente di modo da ottenere un risultato migliore e più preciso.

Su un frontalino si trova l’ingresso micro usb che può essere utilizzato sia per l’input che per ricaricare la batteria interna e due mini pulsanti per accendere l’apparecchio e l’altro per scegliere l’input tra USB e Bluetooth. Oltre a questi tasti sono presenti due led per indicare l’input scelto e due altri led che indicano se l’input è correttamente agganciato alla sorgente.

Sul frontale opposto invece sono presenti l’uscita sbilanciata da 3,5 mm e l’uscita bilanciata TRRS da 2,5mm, la rotella del volume e un piccolo switch in plastica che appare un po’ fragile per la selezione del gain

Passando al sodo, il Centrance BlueDAC è un dac con amplificatore bilanciato in grado di erogare 500 mW su 32 ohm con un’impedenza di uscita bassissima riuscendo a pilotare quasi tutte le cuffie, dalle orto dinamiche semplici alle IEM più sensibili.

L’amplificatore è inoltre molto silenzioso e non si sentono fruscii ne scoppietti anche collegando IEM in bilanciato (finora non mi era mai successo) se utilizzato con il collegamento usb, mentre un rumore di fondo è udibile con le cuffie sensibili utilizzando la connessione Bluetooth.

Il DAC se usato sfruttando l’ingresso USB asincrono può leggere praticamente tutti i file, incluso il DSD512, mentre il protocollo Bluetooth è limitato ai 24 bit.

L’accoppiamento con la sorgente bluetooth è molto facile e immediato e una volta agganciato il collegamento è estremamente stabile e non si è mai disconnesso ne creato problemi durante la riproduzione.

La dotazione è molto basica dato che la scatola contiene solo il dac e un cavo micro usb, non mi sarebbe spiaciuto trovare un cavo USB OTG e un cavo lightining.

Come suona

La prima cosa che ho notato collegando il BlueDAC in usb è l’assoluto silenzio del circuito di amplificazione anche con le in ear sensibili collegate in bilanciato, cosa mai successa con nessun ampli, mentre un lieve fruscio è presente quando il dac è collegato in bluetooth, ma questo è un problema dovuto al tipo di connessione e comunque circoscritto a cuffie molto sensibili, anche lo Chord Hugo e tutti gli altri apparecchi wireless che ho provato ne soffrono.

Oltre ad un’ottima affinità con le IEM (che per me restano il compagno ideale di un dac portatile o dei DAP), il BlueDAC si comporta bene anche con cuffie impegnative e grazie al suo mezzo Watt riesce a spingere adeguatamente molte cuffie andando in difficoltà solo con cuffie esigenti tipo le HD800, mentre offre buoni risultati anche con le orto sensibili tipo le Hifiman Edition X. I risultati migliori ovviamente si ottengono in bilanciato, specialmente grazie ad una dinamica maggiore ed una scena più vasta e precisa.

Il Dac ha un carattere molto neutro e lineare in tutta la gamma e riproduce fedelmente i brani senza cercare di stupire con effetti speciali. L’ottima linearità è accompagnata da una buona dinamica e da una riproduzione scenica molto precisa, soprattutto quando si usa la connessione bilanciata che migliora la separazione dei canali e offre potenza aggiuntiva.

L’estensione di gamma è ottima sia verso il basso che verso l’alto e la riproduzione è esente da sibilanti e fastidi in gamma alta.

Insomma ci troviamo di fronte ad un signor dac portatile per quanto riguarda la qualità sonora.

Conclusioni

Il piccolo BlueDAC si è rivelato un ottimo dac portatile ad un prezzo competitivo (il Mojo che è il diretto contendente costa e non ha tutte le caratteristiche del Blue).

Veramente completo sotto tutti i punti di vista offre ottime prestazioni sia in bilanciato che in sbilanciato.

Buona anche la modalità bluetooth a patto di non usare cuffie troppo sensibili.

L’unica cosa che mi ha lasciato un po’ perplesso sono l’estetica e la qualità delle finiture un po’ basse, ma a quanto pare il problema sarà risolto a breve con un nuovo case.

 

Recensione in breve

Voto: 8,5 su 10

Pro:

  • Ricco di funzioni
  • Ottima qualità sonora
  • Possibilità di utilizzo sia cablato che wireless
  • Durata batteria
  • Buona potenza

Contro:

  • Finiture ed estetica non al top

 

 

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