Dopo delle ferie più lunghe del solito son tornato per iniziare un 2020 con una bella recensione di un al in one molto promettente.
Chi mi segue avrà già sentito parlare della cinese Singxer che è stata una delle prime ad integrare l’ultimo xmos usb nei suoi prodotti uscendo con due ottime interfacce per poi proseguire presentando un dac dall’ottimo rapporto qualità prezzo, l’SDA1.
Oggi parleremo proprio del suo successore, l’SDA2 che si è evoluto diventando un all in one grazie all’aggiunta dell’amplificatore cuffie e della sezione pre.
Il Singxer SDA2 è acquistabile dall’importatore europeo Magna Hi Fi ad un prezzo di circa 629 €.
Costruzione ed ergonomia
Nonostante il nome sia lo stesso l’SDA2 è molto differente dal predecessore partendo dall’aspetto.
Pur mantenendo la struttura interamente in alluminio nera, la prima cosa che si nota è l’aggiunta di uno schermo che mostra le informazioni principali tipo l’input selezionato o la campionatura dei file in riproduzione al posto dei l’ex presenti sul predecessore.
Ovviamente con l’aggiunta delle funzioni di amplificatore si cuffia e pre sono state aggiunte un’uscita jack da 6,3 mm, un xlr a 4 poli per l’uscita bilanciata e una bella manopola del volume che permette di regolare il volume e mettere il dac in strandby Sono stati anche aggiunti tre tasti: il primo per la selezione dell’input, il secondo per la selezione tra i 6 filtri digitali presenti e il terzo per scegliere tra l’uscita preamplificata per usare il dac collegato direttamente ad un finale oppure l’uscita fissa in caso si volesse usare come dac puro. .
Sul retro troviamo la nutritissima serie di input e output: le uscite disponibili sono una coppia di rca sbilanciati e due xlr a 3 poli per le uscite bilanciate, mentre gli ingressi digitali sono forniti da una porta usb,un ingresso i2s in caso si volesse usare un’interfaccia, un ingresso ottico e uno coassiale.
L’ingresso usb è sempre gestito dall’ultimo chip xmos, l’xcore200, mentre la conversione è a cura del chip AK4497. I filtri disponibili invece sono gestiti da un chip FPGA Spartan.
Sia lo stadio di uscita che l’amplificatore cuffie sono interamente bilanciati e a discreti. L sda è in grado di fornire 3,5w a32 ohm e 220 mW @ 600 ohm in bilanciato.
Nella confezione è presente anche un sempre gradito telecomando che permette di controllare tutte le funzioni, estremamente utile quando si collega l’SDA2 ad un finale come pre.
Come suona
Rispetto al suo predecessore l’SDA2 abbandona la timbrica calda per diventare più preciso e veloce rimanendo comunque estremamente piacevole da ascoltare, ma perdonando meno le incisioni di basso livello. La risposta in frequenza è molto bilanciata e lineare senza eccessi ne in alto ne in basso.
Il dac risulta molto veloce e dinamico con un basso con un ottimo punch e dettagliato.
L’ottima raccordatura tra basso e gamma media restituisce una sera vocale molto buona e realistica che non viene coperta e disturbata da nessun eccesso della gamma bassa.
Buona anche la gamma alta, brillante e convincete senza eccessi
La scena è ottima, soprattutto per quanto riguarda la larghezza e riuscirete ad immaginare la posizione agli strumenti pur ascoltando con delle cuffie.
L’amplificatore cuffie è di buon livello, decisamente potente e a suo agio con le cuffie classiche comprese quelle ostiche, mentre non avendo il selettore di gain non è particolarmente adatto per le sensibili IEM..
Conclusioni
L’SDA2 si è dimostrato un ottimo all in one, soprattutto considerando il prezzo aggrssivo.
Il design non è dei migliori o più appariscenti, ma il prodotto è molto completo per ingressi e uscite ed un include pure un telecomando sempre gradito.
Molto buona la resa sonora, bilanciata e senza eccessi abbinata ad una buona resa sia delle uscite pre amplificate che dell’amplificatore cuffia
Recensione in breve
Pro:
-Ottimo rapporto qualità prezzo
-Buona resa sonora
-Risposta in frequenza lineare
-Amplificatore cuffia di livello
Contro:
-Design non molto accattivante
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